L’Italia è da sempre, nel mondo, sinonimo di buon cibo e buon vino ma anche nel settore brassicolo il Bel Paese sta lasciando la sua impronta con birre di eccellente qualità e personalità.
Da alcuni anni sta emergendo un rinnovato interesse per le IGA… le Italian Grape Ale, birre dall’alto potenziale in grado, a tutti gli effetti, di rappresentare un nuovo Made in Italy in questo settore.
Si potrebbe dire uno “stile tutto italiano”, o meglio un tipo di birra capace di raccontare nel bicchiere la grande biodiversità del nostro paese grazie al loro alto potenziale comunicativo.
Possono restituire nel bicchiere emozioni forti, degne protagoniste al pari del vino nei menù dei ristoranti, negli abbinamenti con i piatti più ricercati, sia per arricchire ogni tipo di esperienza gastronomica che stimolare la curiosità di un pubblico più ampio.
Hanno intrinsecamente la grande capacità di attirare attenzione sul comparto della birra artigianale: sia verso un pubblico di consumatori non ancora fidelizzati, sia verso il mondo della ristorazione fino a raggiungere possibili buyers esteri; grazie alla capacità di raccontare un territorio, di legarsi ad esso grazie a un vitigno (magari autoctono) sono un ottimo mezzo di promozione del made in Italy che può avere importanti ricadute anche dal punto di vista turistico.
Le IGA sono infine un prezioso “passe-partout” in grado di aprire la curiosità ad altri eccellenti prodotti dei birrifici artigianali italiani.
“Quando la birra incontra l’uva”, ne parleremo domenica 28 alle ore 17 all’interno della programmazione dell’Italy Beer Week con ospiti d’eccezione.
Lo faremo guidati da Andrea Camaschella, in compagnia di Andrea Turco, padrone di casa e ideatore dell’Italy Beer Week, Guido Palazzo, di My Personal Beer Corner, Luca Giaccone, co-curatore della Guida alle Birre d’Italia edita da Slow Food, Jean Van Roy, capo e mastro birraio della Brasserie Cantillon, Chiara Busso, responsabile eventi della guida Vinibuoni d’Italia edita dal Touring Club Italiano e Alessandra Agrestini, di UB Academy.
Sarà l’occasione inoltre per conoscere il Progetto Grape Ale, al quale stanno lavorando alcuni attori del mondo della comunicazione brassicola e vinicola, che mira a dare visibilità a questo “stile italiano” capace di creare importanti occasioni di incontro con altri settori strategici del Made in Italy.